Engagement, originalità e sostenibilità: le richieste dei giovani per una Moda trasparente

I dati emersi da svariate ricerche su Millenial e Generazione Z mostrano come coinvolgimento e comunicazione diretta siano ormai fattori imprescindibili per i brand.

Esperienze personalizzate e messaggi su misura, ma anche attenzione all’ambiente e una forte impronta etica. Se le aziende del Fashion & Luxury vogliono conquistare il pubblico più giovane, non possono fare a meno di intercettare le nuove tendenze provenienti dal mondo che ci circonda.

Una Moda inclusiva sia on-line che off-line

Il 40% degli acquisti di Lusso è ormai influenzato dall’esperienza digitale, ma il 67% degli intervistati continua a preferire gli acquisti off-line. Il 43% dei marchi Luxury dichiara che Instagram e Facebook sono i canali più importanti da presidiare, quando in realtà l’89% dei Millenial e degli appartenenti alla Generazione Z segue meno di 10 brand sui propri profili. Questi dati provengono dalla ricerca “How to engage the customer of tomorrow”, nata da una collaborazione tra Salesforce, SDA Bocconi e Camera Nazionale della Moda Italiana e riportata da Fashion Network. Dati che già ci mostrano come la sola presenza digitale non sia sufficiente a intercettare abitudini e consumi del pubblico più giovane.

Esperienze personalizzate e coinvolgenti, nonché un approccio omni-channel, paiono essere priorità irrinunciabili. Il 52% degli intervistati cerca infatti nei negozi shopping experience uniche, diverse dallo standard del Fast Fashion. Ecco allora che gli store devono diventare più inclusivi e far sentire chiunque accolto. Il 57% del campione si dice quindi disponibile a condividere informazioni personali, pur di avere un’esperienza basata sulle proprie esigenze, mentre Il 71% dei Gen Z desidera ricevere e-mail e comunicazioni su misura.

Unicità, originalità ed esclusività sono anche i caratteri distintivi emersi da un’altra indagine condotta sulle nuove generazioni. Questa volta l’ambito è il mercato degli accessori, la ricerca è realizzata da HOMI Fashion&Jewels e a rilanciare la notizia è Vanity Fair. I giovani studenti di Moda e Design intervistati hanno idee molto simili su ciò che cercano i loro coetanei: colori, dettagli e sintesi tra gusto personale e trend del momento devono tutti concorrere alla creazione di oggetti unici, realizzati apposta per chi li deve indossare.

Ambiente e impegno sociale al primo posto

La percentuale più netta che emerge dalla ricerca “How to engage the customer of tomorrow” riguarda però la sostenibilità. Il 90% dei consumatori della Gen Z ritiene che i brand di Moda debbano affrontare le questioni ambientali e sociali, nonché impegnarsi costantemente nel ridurre le pratiche con impatto negativo all’interno del ciclo di produzione. Una tendenza verso l’economia circolare confermata anche dal boom del mercato dell’usato. Si stima infatti che il second hand del Lusso raggiungerà negli USA un valore di 37 miliardi di dollari nel 2021, trainato proprio dai consumatori nella fascia d’età 18-37 anni: questi ultimi vantano un tasso di adozione dei prodotti di seconda mano 2,5 volte più alto rispetto agli altri target.

L’attenzione all’ambiente va di pari passo con quella verso le tematiche sociali e d’attualità. Le aziende che negli ultimi mesi hanno supportato le manifestazioni per una maggiore uguaglianza e giustizia, lanciando appositi messaggi e creando comunità on-line su questo e altri temi, hanno scalato le classifiche dei marchi più desiderati. Un beneficio che si è poi tradotto in aumento delle vendite, digitali e non.

I brand del Lusso tra personalizzazione e trasparenza

Il futuro rapporto del Fashion & Luxury con le generazioni più giovani oscillerà dunque fra l’esplorazione di nuovi canali di contatto e l’espressione di valori ben precisi. Per quanto riguarda la prima, il ricorso a social, sistemi di instant messaging e video-conference è ormai una realtà anche in ambito Sales, con addetti ai lavori delle boutique di Lusso sempre più vicini ai propri clienti. Dalla presentazione di nuovi prodotti alle transazioni commerciali personalizzate, WhatsApp, Zoom e Facebook hanno già preso piede nei processi d’acquisto.

Venendo alla seconda, abbiamo già visto come la sostenibilità e le iniziative sociali siano ora indispensabili nella definizione dell’identità di un brand. Anche un recente studio di McKinsey indica una crescente responsabilità ambientale e l’utilizzo di materiali sostenibili quali aspettative nei confronti delle aziende, con i Gen Z e i Millenial molto propensi a sperimentare marchi piccoli e poco conosciuti pur di seguire queste iniziative. Consumatori sempre più interessati alle origini dei prodotti e al tipo di organizzazione dietro di essi, per una Moda che fa della trasparenza e dell’apertura al pubblico i suoi fattori di successo. Chiarezza e capacità d’ascolto che contraddistinguono da sempre anche l’approccio di Bizeta verso i propri clienti.

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