Da una parte i Big Data per predire i trend, guidare le strategie di marketing e massimizzare le vendite; dall’altra l’intelligenza artificiale per raccogliere, filtrare e analizzare una mole quasi illimitata di informazioni. Gli algoritmi sono ormai un elemento chiave nell’industria della Moda e del Lusso: la Profit Protection di Bizeta ne è un esempio perfetto. Facciamo però prima un passo indietro.
Un approccio data oriented per un Retail più efficiente
Su queste pagine menzioniamo spesso H&M come attore sempre pronto a cavalcare le nuove tendenze. Non faremo eccezione nemmeno questa volta, citando le sue collezioni in edizione limitata dedicate ai trend delle singole città. Tutto partì da Berlino e da una collaborazione con l’H&M Group’s Laboratory, il dipartimento dedicato alle innovazioni del colosso svedese.
La particolarità di questa produzione stava proprio nel ricorso ai Big Data. I capi vennero infatti disegnati sulla base dei dati raccolti nei mesi precedenti, che furono in grado di identificare le novità in voga a Berlino. Tendenze come colori, materiali e pattern preferiti dagli abitanti della capitale tedesca.
Puntando sulla tecnologia l’azienda ha quindi risparmiato sui costi relativi a trasporti, stoccaggi e sovra-produzioni. Un’analisi che ha permesso di rendere più efficienti i processi commerciali, comprendere le dinamiche di consumo del proprio network e orientare infine le strategie, ma anche di mandare messaggi personalizzati ai clienti.
L’intelligenza artificiale come nuovo must per il Lusso
A proposito di esperienze più coinvolgenti e servizi su misura per il cliente, è l’intelligenza artificiale a entrare in gioco nello specifico. In questo caso rintracciamo l’esempio virtuoso in Yoox Net-A-Porter, che ha dato vita a un programma di ricerca con l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza di acquisto on-line.
Grazie all’A.I. la nota piattaforma di e-commerce ha potuto elaborare rapidamente una grande quantità di dati. L’obiettivo era quello di consentire ai consumatori una ricerca accurata e personalizzata, ma anche un’esperienza virtuale di interazione con i propri capi preferiti.
L’intelligenza artificiale ha insomma permesso ai brand di creare prodotti e campagne marketing completamente personalizzati e in linea con le preferenze dei clienti. Un tipo di approccio che si sposa bene con l’alta gamma, dato che le aziende di tale fascia puntano sempre più su prodotti tagliati su misura.
Profit Protection di Bizeta: minimizzare le perdite grazie al data-mining
Oltre all’efficienza e alla personalizzazione, algoritmi sempre più sofisticati vengono in aiuto del Fashion & Luxury anche per quanto riguarda la protezione dei profitti. La soluzione di Retail Profit Protection di Bizeta va proprio in questa direzione. Uno strumento che, grazie all’analisi forense e alle tecnologie di data-mining sui dati provenienti dalla rete dei punti vendita (come le transazioni di cassa), permette di identificare e minimizzare frodi e attività anomale.
Un tool intuitivo, ma allo stesso tempo potente e flessibile, che consente di ottenere un’importante riduzione delle perdite e una significativa ottimizzazione dell’operatività. Sfruttando l’analisi di grandi quantitativi di dati, impensabile fino a poco tempo fa, la Profit Protection di Bizeta dà insomma risposte concrete a ogni Retailer nel mondo della Moda e del Lusso.
Pubblicato in Strumenti e Tecnologie il 26 Luglio 2021 12:08
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